Riceviamo e pubblichiamo:
Nuovo festival in casina vanvitelliana
29 venerdì Apr 2016
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in29 venerdì Apr 2016
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inRiceviamo e pubblichiamo:
29 venerdì Apr 2016
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inIeri sera Giovedì 28 aprile, alle ore 20.30 (Turno S/P) al Teatro di San Carlo per la stagione sinfonica 2015-2016, si è tenuto il concerto del formidabile duo formato da Maxim Vengerov (violino) e Roustem Saitkoulov (pianoforte).
Programma
Introduzione, tema e variazioni sopra il canto popolare irlandese “The Last Rose of Summer”
Per finire quattro bis di incredibile bellezza hanno unito Fritz Kreisler, Brahms, e Jules Émile Frédéric Massenet. Capricci, danze e meditazioni.
Maxim Vengerov è un genio ma non da meno è Roustem Saitkoulov preciso equilibrato e talentuoso, Vengerov incanta, gestisce il palco si fa adorare dal pubblico ma soprattutto fa trasparire la sua voglia di fare musica, buona e bella musica…il concerto è perfetto per programma eseguito e per spunti di immaginazione e di piacere procurati…il pubblico ha tributato un enorme successo, applausi per svariati minuti e come ho detto tanti bis Max non si è risparmiato.
Grazie al Teatro di San Carlo ottima direzione Artistica e in generale lunga vita al Massimo!!!
29 venerdì Apr 2016
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inGiovedì 28 aprile, alle ore 17.30 presso la Sala Martucci del Conservatorio per la rassegna “Parliamo di musica: i libri”, organizzata dall’Associazione Alessandro Scarlatti in collaborazione con il Conservatorio di San Pietro a Majella, presentazione del libro di Roberto Pagano “Alessandro e Domenico Scarlatti: due vite in una” con la partecipazione di Dinko Fabris, Agostino Ziino e del clavicembalista Enrico Baiano.
A seguire il bellissimo concerto di Enrico Baiano:
Programma
Alessandro Scarlatti (1660 – 1725)
Toccata per G Sol Re
Domenico Scarlatti (1685 – 1757)
Sonata F 46 (K 85) in fa maggiore
Sonata F 552 (K 41) in re minore
Francesco Durante (1684 – 1755)
Studio Primo
Divertimento Primo
Gaetano Greco (1657 – 1728)
Partite sopra il Ballo di Mantova
Domenico Scarlatti
Sonata F 372 (K 426) in sol minore
Sonata F 208 (K 260) in sol maggiore
Bis la “ninna nanna” di Domenico Scarlatti
Enrico Baiano, clavicembalo
Una serata di qualità parole, idee e tanta musica meravigliosa, il libro di Roberto Pagano “Alessandro e Domenico Scarlatti: due vite in una” raccontato da Dinko Fabris, Agostino Ziino, è una tappa fondamentale per gli amanti della buona musica e della Scuola Napoletana. Il libro è un catalizzatore di idee di spunti e di concetti in divenire per la nostra musica e per le storie in proiezione dei nostri artisti. Grazie anche al contributo del M°Toni Florio e dei suoi ricordi la serata riuscitissima è stata conclusa da Enrico Baiano, un concerto che ricorderemo con amore…Un appuntamento veramente da non perdere tanto pubblico delle grandi occasioni tanti applausi al M° Baiano, alla prossima!
29 venerdì Apr 2016
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inRiceviamo e pubblichiamo:
ASSOCIAZIONE ALESSANDRO SCARLATTI – CAPPELLA DELLA SS. TRINITÀ DEI PELLEGRINI
Lunedì 2 maggio 2016 – ore 19.00
Lunedì 2 maggio nella Cappella della SS. Trinità dei Pellegrini alle ore 19.00 si terrà il concerto “356 candeline per Alessandro Scarlatti”, il consueto concerto celebrativo nell’anniversario della nascita del compositore eponimo della Associazione. Protagonista sarà l’Ensemble Barocco di Napoli, direttore e solista Tommaso Rossi. Il concerto è realizzato in collaborazione con la Augustissima Arciconfraternita della SS. Trinità dei Pellegrini e Convalescenti, fondata nel ‘500 per assistere i tanti pellegrini che sostavano nella città di Napoli costruendo auna chiesa ed un Ospedale da edificarsi sul territorio di sua proprietà denominato Pignasecca, situato fuori le mura della città di allora. La attuale Cappella della SS. Trinità dei Pellegrini, costruita al di sopra della chiesa cinquecentesca da Carlo Vanvitelli tra il 1792 e il 1796, si trova in Via Portamedina, 41 con accesso dal cortile dell’Ospedale dei Pellegrini, a pochi passi dalla Chiesa di Santa Maria di Montesanto dove si trova la tomba di Alessandro Scarlatti
In programma tre concerti per flauto che appartengono alla serie di sette concerti scarlattiani presenti nel manoscritto conservato nella biblioteca del Conservatorio di San Pietro a Majella. Questi concerti furono pubblicati postumi nel 1740 a Londra, a testimonianza del successo inglese del compositore, grazie all’opera del fratello Francesco, che nel 1719 si recò a Londra, invitato, secondo alcuni, da Georg Friedrich Händel.
Il concerto è ad ingresso gratuito.
Per informazioni: www.associazionescarlatti.it;
Infoline . 081 406011
Programma
Lunedì 2 maggio 2016 – ore 19
Cappella della SS. Trinità dei Pellegrini
356 CANDELINE PER ALESSANDRO SCARLATTI
Ensemble Barocco di Napoli
Tommaso Rossi, direttore e solista
Alessandro Scarlatti (1660 – 1725)
Concerto XXIII in do maggiore per flauto, due violini e basso continuo
Concerto per archi n. 3 in fa maggiore
Concerto XII in do minore per flauto, due violini e basso continuo
Concerto per archi n. 2 in do minore
Concerto XXI in la minore per flauto, due violini e basso continuo
Ensemble Barocco di Napoli
Tommaso Rossi, direttore e flauto dolce
Raffaele Tiseo e Marco Piantoni, violini
Rosario Di Meglio, viola
Manuela Albano, violoncello
Patrizia Varone, clavicembalo
L’Ensemble Barocco di Napoli è stato costituito su iniziativa di Tommaso Rossi, Raffaele Di Donna e Marco Vitali e ha esordito il 2 maggio del 2010 in occasione del 350° anniversario della nascita di Alessandro Scarlatti.
Il gruppo è costituito da musicisti da anni attivi nelle più importanti compagini di musica antica italiane. Nel corso del 2013 il gruppo si è esibito al Festival Cusiano di Musica Antica, nella stagione estiva del teatro dell’Opera Giocosa di Savona e nell’ambito del Festival Leonardo Leo. Con l’etichetta Stradivarius ha pubblicato due cd: uno dedicato alle Cantate e Sonate con flauto di Alessandro Scarlatti con la soprano Valentina Varriale, l’altro dedicato alle sonate per flauto di Leonardo Leo. Nello scorso gennaio l’Ensemble ha suonato nella stagione in abbonamento dell’”Associazione Scarlatti” con la soprano Maria Grazia Schiavo. L’Ensemble ha organizzato a Pertosa il corso di musica antica “Musiche da ricordare” in collaborazione con la Fondazione MidA. Nel 2016 l’Ensemble si è esibito per il Festival “Echi Lontani” di Cagliari e per il festival “Magie Barocche” della Val di Noto.
Tommaso Rossi si è diplomato in flauto traverso presso il Conservatorio di Napoli, perfezionandosi in seguito con Mario Ancillotti presso la Scuola di musica di Fiesole, dove ha conseguito il diploma finale con il massimo dei voti. Ha conseguito il diploma di flauto dolce con il massimo dei voti, la lode e la menzione d’onore sotto la guida di Paolo Capirci presso il Conservatorio di Latina. Ha partecipato stabilmente all’attività concertistica e discografica de I Turchini di Antonio Florio (oggi Cappella Neapolitana) con cui ha inciso per OPUS 111, Naïve, Eloquentia, Dynamic, Glossa e ha suonato in qualità di solista in numerosi Festival Internazionali Nel 2010 ha co-fondato l’Ensemble Barocco di Napoli con cui ha registrato un cd con sonate e cantate di Alessandro Scarlatti per voce di soprano e flauto e la prima registrazione moderna delle sonate per flauto e basso continuo di Leonardo Leo per l’etichetta Stradivarius. Ha registrato con l’Ensemble Dolce e Tempesta i concerti di Nicola Fiorenza per flauto dolce e sempre per l’etichetta Stradivarius le 12 Fantasie a flauto solo di Georg Philipp Telemann. Si dedica come interprete e organizzatore da anni anche al repertorio contemporaneo. È uno dei soci fondatori e presidente dell’Associazione Dissonanzen di Napoli. Con L’Ensemble Dissonanzen ha suonato presso importanti istituzioni musicali italiane ed internazionali quali Ravello Festival, Festival Time Zones, Traiettorie di Parma, Ravenna Festival, Amici della Musica di Modena, Associazione Scarlatti di Napoli, GOG di Genova, Guggenheim Museum di New York, Festival del Cinema italiano di Annecy, Festival di Salisburgo. Con l’Ensemble Dissonanzen ha inciso per Niccolò, la Mode Records, Die Schachtel. È docente di flauto dolce presso il Conservatorio di Musica di Cosenza dove è curatore scientifico del progetto internazionale di formazione “La Follia”. Compositori quali Alessandro Solbiati, Carlo Boccadoro, Patrizio Marrone, Vincenzo Gualtieri, Claudio Lugo, Claudio Rastelli, Paolo Marchettini hanno scritto composizioni esplicitamente a lui dedicate, mentre nel 2016 vedrà la luce il progetto “Metamorfosi” pensato con la compositrice Alessandra Bellino, in cui si confrontano musica antica e contemporanea. Laureato con lode in storia della musica presso l’Università “Federico II” di Napoli, suoi contributi sono apparsi sulle riviste SuonoSud, Meridione e l’Acropoli.
356 Candeline per Alessandro Scarlatti
di Tommaso Rossi
È certamente famosa, e più volte citata, la testimonianza – consegnata alla storia attraverso la biografia del grande flautista Johann Joachim Quantz – secondo la quale il grande Alessandro Scarlatti non avrebbe avuto una grande predilezione per gli strumenti a fiato, ritenuti imperfetti dal punto di vista dell’intonazione. «Figlio mio, tu sai che odio gli strumenti a fiato, non sono mai intonati», avrebbe detto Scarlatti, rivolgendosi all’allievo Johann Adolph Hasse, il quale, residente a Napoli da qualche anno, aveva chiesto al maestro di ricevere proprio l’amico Quantz, in visita nella città partenopea, nel 1725. Quale sia la verità, mai sapremo. Certo, se da un lato è presumibile ipotizzare da parte del grande flautista tedesco un atteggiamento prevenuto nei confronti della scuola di strumenti a fiato italiana, che emerge peraltro anche in altre dichiarazioni, dall’altro lato non possiamo non chiederci come sia stato possibile che il grande Alessandro Scarlatti avesse davvero queste opinioni a fronte di una presenza massiccia dei fiati, e del flauto in particolare, in tutta la sua produzione, sia strumentale, che vocale (nello specifico cantate e serenate).
Volendo tralasciare i brani specificamente dedicati al flauto in funzione solistica, oltre una ventina, basterà ricordare le numerose Cantate in cui il flauto (o due flauti) giocano un ruolo solistico importante, e soprattutto le Serenate, opere a carattere encomiastico, allegorico o comunque pensate per occasioni celebrative, dove spesso la batteria degli strumenti a fiato appare nutrita e con ruoli di grande rilievo. Il pubblico dell’Associazione “Alessandro Scarlatti” ha ormai da qualche anno, in coincidenza con la celebrazione del suo eponimo, imparato ad apprezzare questo repertorio, che ha fornito materia per molti dei “compleanni” festeggiati dal 2010 a oggi.
Il programma di questa sera è dedicato a un campione della produzione strumentale del compositore nativo di Palermo. I tre concerti per flauto appartengono alla serie di 7 concerti scarlattiani presenti nel manoscritto contenente “24 Concerti di flauto, violini, violetta e basso di diversi autori” conservati nella biblioteca del Conservatorio “San Pietro a Majella”, dalla cui raccolta sono stati già eseguiti, in tre diversi “compleanni” uno dei due concerti in la minore, nel 2010, quello in re maggiore, nel 2012, e quello in sol minore, nel 2015. Formalmente i tre concerti presentati questa sera hanno come tratto comune la presenza di un secondo movimento fugato, di grande perizia compositiva, in una scrittura che non indulge al virtuosismo tecnico per il solista, tratteggiando così uno stile ibrido, ai confini tra il concerto e la sonata. Questa scrittura è tipica dello stile napoletano dell’epoca, differenziandosi in questo dai tratti del concerto veneziano, e vivaldiano in particolare. In questo senso anche i due concerti per archi (vere e proprie sonate a 4 parti, realizzabili sia a parte reali – come questa sera – che in forma di concerto grosso) confermano questa caratteristica dello stile strumentale scarlattiano. Pubblicati a Londra postumi, nel 1740, essi sono la testimonianza del successo inglese del compositore, amplificato anche grazie all’opera del fratello Francesco, che nel 1719 si recò a Londra, invitato, secondo alcuni, da Georg Friedrich Händel e da Francesco Geminiani. A Londra è conservato anche il manoscritto delle 12 Sinfonie di Concerto Grosso, composte nel 1715, e con ogni probabilità portate a conoscenza del pubblico inglese proprio da Francesco. Non possiamo ridurre le qualità musicali dei concerti scarlattiani solo alla perizia contrappuntistica. In essi è presente una varietà straordinaria di atteggiamenti, riscontrabili sia nel carattere ora fiero ora malinconico e commosso dei movimenti lenti, che nella ricerca di una struttura formale complessiva sempre diversa. Scarlatti varia spesso il numero complessivo dei movimenti, ora tre, ora quattro, ora anche cinque, con la presenza, non esplicitamente dichiarata, anche di forme di danza, quali ad esempio la sarabanda veloce e il canario (rispettivamente primo e ultimo movimento del concerto in la minore) o la giga posta a chiusura del concerto in fa maggiore per archi. Da questo punto di vista il compositore sembra percorrere quasi una sorta di sperimentazione attorno alle forme strumentali, vissute forse, a differenza del melodramma e della cantata, come genere più aperto a nuove codificazioni.
29 venerdì Apr 2016
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inRiceviamo e pubblichiamo:
Comunicato Stampa
Approvato dal CdI del Teatro di San Carlo
il Bilancio consuntivo 2015,
che segna il pareggio di bilancio per
l’ottavo anno consecutivo
Il Consiglio di Indirizzo del Teatro di San Carlo ha approvato, in data odierna, all’unanimità, il bilancio consuntivo 2015, che vede il pareggio di bilancio raggiunto per l’ottavo anno consecutivo, con un leggero utile: un risultato molto importante, grazie a una gestione oculata e virtuosa, perseguita dalla Sovrintendente Rosanna Purchia, e condivisa e sostenuta dall’intero CdI; la Fondazione, grazie a questa gestione virtuosa è riuscita a preservare l’eccellenza della sua proposta artistica, con un incremento delle alzate di sipario, dei titoli proposti, del pubblico raggiunto, delle aperture del Teatro, per le visite guidate e innumerevoli attività, che hanno contribuito a raggiungere gli obiettivi prefissati.
Al CdI, tenutosi in data odierna, hanno partecipato il Presidente Luigi de Magistris, la Sovrintendente Rosanna Purchia, il Vice-presidente Maurizio Maddaloni, i Consiglieri Michele Lignola, Giuseppe Tesauro e Stefano Maffettone, il Collegio dei Revisori dei conti presieduto da Carlo Greco con Roberto Cappabianca. Tutti all’unanimità hanno espresso parole di apprezzamento nei confronti dell’operato della Sovrintendente e di tutto il management, dei complessi artistici, e dei dipendenti tutti.
___________________________________________________
Francesca Zardini
Responsabile Comunicazione, Ufficio Stampa, Edizioni e Archivio Storico
Teatro di San Carlo
Tel. + 39 081 7972326
e-mail f.zardini@teatrosancarlo.it
www.teatrosancarlo.it
28 giovedì Apr 2016
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inIeri sera mercoledì 27 aprile, alle ore 20.30 presso la Chiesa Evangelica Luterana (v. Carlo Poerio, 5) per i “Concerti di Primavera”, si è tenuto il recital del duo formato da Emanuela Graziosi (pianoforte) e Paolo Andriotti (violoncello)
Programma
Bis terzo movimento concerto di Chopin per pianoforte e violino.
Due ottimi artisti si sono misurati ieri sera con il parterre dei Concerti di Primavera. Un programma intenso e molto bello, Emanuela Graziosi (pianoforte) e Paolo Andriotti (violoncello) sono due professionisti di qualità e si sono mostrati all’altezza dei brani proposti con piglio e molto rispetto delle partiture. Ottima l’intesa, in piano in perfetto equilibrio con il violoncello che sembrava in alcuni momenti fornito di corde di budello per la timbrica espressa… Un bis di livello con Chopin, dopo “l’arpeggione ” e la 19 di Rach che sono due pietre miliari della musica da camera, per una serata di buona e alta musica.
Alla prossima l’11 maggio alle 20,30 per la serata conclusiva con il Concorso di composizione.
28 giovedì Apr 2016
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in
Ragazzi pieni di talento si sono esibiti ieri a palazzo zevallos, la voce di Auricchio spicca ed è veramente interessante, i brani tutti ben eseguiti, su tutti il brano di Purcell incantevole.
Bravissimi e in bocca al lupo per la carriera.
28 giovedì Apr 2016
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inComunicato stampa
Una Master Class per musicisti stranieri
per scoprire il barocco napoletano e le bellezze del territorio
L’iniziativa della Pietà de’ Turchini e Casa D’Arno è in corso di svolgimento
Sabato 30 aprile, partecipanti e docenti si esibiranno in concerto
Promozione turistica e musicale si accordano in un progetto che abbina la scoperta dei repertori del barocco napoletano con quella delle bellezze culturali e paesaggistiche del territorio: la Fondazione Pietà de’ Turchini e l’associazione francesce Casa d’Arno hanno realizzato una Master Class, attualmente in corso di svolgimento, che dallo scorso 23 aprile ospita e coinvolge nel territorio musicisti e cantanti amatori di diverse nazionalità e in particolare francese.
I partecipanti sono in questi giorni impegnati in sessioni di studio alternate a visite nei luoghi simbolo della storia musicale partenopea, oltre a godere dello scenario del Golfo dalla Penisola Sorrentina, dove soggiornano.
Le lezioni, dedicate ad approfondire pagine di scuola napoletana, sono tenute dagli esperti Stefano Demicheli, Monika Toth, Romain Mastier, Mauro Squillante e Isa Ercolano.
La Master Class culminerà sabato 30 aprile con un concerto conclusivo con protagonisti i docenti e i partecipanti più meritevoli. Con strumenti originali, proporranno una prima esecuzione di Pasquale Cafaro e altre pagine di compositori della Napoli Barocca. L’appuntamento, a ingresso gratuito, è alle ore 20.30 a Napoli, nella Chiesa di Santa Caterina da Siena.
Sarà dunque un omaggio alla storia musicale napoletana a suggellare questa iniziativa, la quale ha voluto valorizzare, nei circuiti della pratica musicale non professionale, Napoli e i suoi “capolavori” paesaggistici e culturali.
Sabato 30 aprile 2016
Ore 20.30
Chiesa di Santa Caterina da Siena – Napoli
Concerto finale della Master Class organizzata dalla Fondazione Pietà de’ Turchini e Casa D’Arno, Parigi
“Compositori della Napoli Barocca”
Pasquale Cafaro, “Responsorio delle Tenebre” (prima esecuzione) e altri autori barocchi napoletani
Barocco in musica con strumenti originali
Solisti, coro e orchestra
Direttore: Romain Mastier
Clavicembalo: Stefano Demicheli
Violino: Monika Toth
Mandolino: Mauro Squillante
Ingresso libero
Info: coordinamento@turchini.it oppure tel. 081.402395 (dalle 9.00 alle 15.00, dal lunedì al venerdì)
28 giovedì Apr 2016
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inRiceviamo e pubblichiamo:
Venerdì musicali del Conservatorio di Napoli:
il pianoforte di Marco Pasini
con l’Orchestra del San Pietro a Majella diretta da Francesco Vizioli
(29 aprile)
La Rassegna dei Venerdì Musicali, ideatadal Direttore del Conservatorio di Napoli Elsa Evangelista, è ormai un appuntamento fisso di primavera e prevede anche per il 2016 percorsi didattici aperti al pubblico, che offrono alla città la possibilità di ascoltare docenti e studenti del Conservatorio di Napoli in varie formazioni cameristiche e sinfoniche, con ospiti nazionali ed internazionali, alcuni dei quali ritornano ormai annualmente ad esibirsi nella rassegna del San Pietro a Majella.
Marco Pasini, milanese, si è diplomato in pianoforte, organo e composizione organistica presso il Consevatorio G. Verdi di Milano. Inoltre, sempre al Conservatorio di Milano, ha conseguito il diploma di secondo livello di pianoforte (indirizzo concertistico) con Vincenzo Balzani, ottenendo il massimo dei voti e la lode.Si è perfezionato per alcuni anni con Lazar Berman. Si è esibito per importanti enti in Italia e all’estero, tra cui la Società dei Concerti di Milano (per la quale, presso la Sala Verdi del Conservatorio, ha eseguito gli Studi Trascendentali e i Grandi Studi da Paganini di Franz Liszt), il Quirinale a Roma, il Carlo Felice di Genova, la CemalRecitRey di Istanbul e la Sala Glinka di San Pietroburgo.
Ha registrato alcuni CD per le etichette discografiche Phoenix, Dynamic (3 CD con parafrasi da Paganini), Stradivarius, ottenendo riconoscimenti positivi sulle più importanti riviste di critica discografica (Gramophone, Dyapason, Musica, Cd Classica, Amadeus).
È docente di Organo Complementare presso il Conservatorio San Pietro a Maiella di Napoli.
Prossimo appuntamento in Conservatorio:
mercoledì 4 maggio, ore 18.00, Sala Martucci:
Omaggio ad Alan Curtis: Claudio Monteverdi – Le origini dell’opera
A cura del Dipartimento di Musica Antica del Conservatorio di Napoli
Prof. Giulia Veneziano
Responsabile dell’Ufficio Stampa
Conservatorio di Musica San Pietro a Majella
twitter @GiuliaVen
28 giovedì Apr 2016
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inRiceviamo e pubblichiamo:
Si trasmette in allegato comunicato stampa e altro materiale per la rassegna “Maggio in musica al Borgo dei Vergini” organizzata dall’Associazione Musicale Mysterium Vocis presso la chiesa e l’auditorium dei Vincenziani di Napoli.
Marcello Della Gatta – Presidente Associazione Musicale Mysterium Vocis