Questo pomeriggio Venerdì 31 gennaio, alle ore 17.30 al bellissimo Teatro Diana del Vomero in v. Luca Giordano, 64 per la rassegna “Diciassette & Trenta Classica”, il brillante ed originale concerto della pianista Ginevra Negri Costantini. In programma musiche di Rossini. I brani proposti sono stati tratti dalla raccolta dei “Peccati di vecchiaia” composizioni della tarda maturità del genio pesarese, molto ironici e ripieni della teatralità innata in Rossini. Questi brani molto frequentati in questi ultimi anni a Napoli, grazie anche all’opera di divulgazione e diffusione del Dott. Sergio Ragni grande collezionista e studioso del geniale compositore amico del grande impresario Barbaja, donano sempre un grande piacere nell’ascolto. Bellissime esecuzioni ottima pianista la Costantini, brava e anche molto comunicativa con il folto pubblico nello spiegare e porgere i brani. Pubblico che ha tributato un grande successo a questa meritevole artista. Tantissimi applausi e bis richiesto e concesso di Puccini questa volta.
In collaborazione con Dnepropetrovsk Academic Opera and Ballet Theater di Dnipro (Ucraina)
Boris Godunov è un’opera affascinante, come lo è la sua vicenda creativa: unica opera di Modest Petrovič Musorgskij a essere rappresentata con l’autore vivente e suo capolavoro riconosciuto, Boris Godunov – sul palcoscenico del Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste dal 7 al 15 febbraio – testimonia la missione del compositore di dare alla Russia una musica veramente figlia del suo popolo, basata sul patrimonio folkloristico e sulla storia nazionale. A imporsi all’ascolto è soprattutto la grande sincerità umana, l’idealismo della visione di Musorgskij, che è riassunta al meglio dalle sue stesse parole: “È il popolo che voglio descrivere, lo vedo anche quando dormo, penso a lui quando mangio e quando bevo l’ho davanti agli occhi, nella sua interezza: e quale ricchezza spaventosa di possibilità e di immagini musicali vi è nel linguaggio popolare, quale inesauribile miniera rimane da scavare per portare alla luce ciò che è vero nella vita del popolo russo. Vi è solo da raccogliere, e si può ballare di gioia quando si è un vero artista”.
A conferma dell’impegno della Fondazione nel proporre al pubblico progetti di rilievo internazionale, con un’attenzione particolare ai Paesi dell’Est Europa, Boris Godunov è uno spettacolo che viene messo in scena in collaborazione con Dnepropetrovsk Academic Opera and Ballet Theater di Dnipro (Ucraina) che ne ha curato l’allestimento e la realizzazione in accordo con la Fondazione; la produzione è infatti basata sulle scelte effettuate di concerto con il Maestro Alexander Anissimov, che ne sarà Direttore e Concertatore, di muoversi lungo la strada tracciata dalla tradizione dell’edizione Lamm – Asafev (1928), e abitualmente utilizzata nel mondo teatrale russo, tenendo conto di alcune prassi esecutive e, non secondariamente, della popolarissima versione nell’orchestrazione di Rimskij Korsakov, in modo da raggiungere la sintesi che darà luogo alla rappresentazione triestina.
La storia compositiva del Boris Godunov è complessa. Al 1868, ai primi passi della parabola di musicista di Musorgskij, risale la prima idea di trarre un’opera dal dramma di Puškin imperniato sulla figura di Boris Godunov. Dopo una febbrile fase di documentazione storica e letteraria inizia l’ancora più febbrile stesura del libretto e della musica. In un anno e mezzo la partitura è completa. Questa prima versione viene sottoposta alla direzione dei Teatri imperiali, che nel 1871 restituisce all’autore il manoscritto accompagnandolo con un rifiuto alla rappresentazione. Musorgskij dedica tutto il 1871 a una radicale revisione di Boris, spostando, tagliando, modificando scene e componendo nuovo materiale. In questa seconda stesura avviene un importante mutamento di prospettiva: se prima al centro dell’interesse si trovava la figura del protagonista, ora acquista un grande ruolo l’aspetto politico e storico-sociale del soggetto, una decisione che aumenta il peso della parte riservata al coro. L’opera viene nuovamente respinta, ma Musorgskij e i suoi sostenitori decidono di presentarne comunque alcune parti in esecuzioni private, alle quali assiste un pubblico sempre più numeroso e sempre più entusiasta. La partitura per la terza volta è respinta. Pochi giorni dopo la pubblicazione dello spartito, il 27 gennaio 1874, l’opera viene finalmente rappresentata e le reazioni sono violentemente divise. Anche Rimskij-Korsakov è combattuto, con un conflitto interiore che lo spinge a intraprendere una revisione della partitura con lo scopo di renderla più accessibile: ne nascono due versioni successive (1896 e 1908), che raggiungono un compromesso fra efficacia tecnica e forza espressiva. Un’ulteriore revisione (1940) si deve a Dmitrij Shostakovich, compositore profondamente influenzato da Musorgskij: questa versione si concentra soprattutto sull9orchestrazione, cercando di rispettare il più possibile la sostanza originale.
Con l’Orchestra, il Coro e i Tecnici della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste e con la partecipazione del Coro e del Corpo di ballo del Dnepropetrovsk Academic Opera and Ballet Theater di Dnipro e del Coro “I Piccoli Cantori della Città di Trieste”, Boris Godunov è diretto dal Maestro Alexander Anissimov; la regia storica è di Yurii Victorovych Chaika, la regia e movimenti scenici sono ripresi da Victoria Chernova, le scene e costumi storici di Anatoly Arefev, Maestro del Coro Francesca Tosi, Maestro del Coro “I Piccoli Cantori della Città di Trieste” Cristina Semeraro.
Interpreti principali Taras Shtonda/Volodimir Gudz (Boris Godunov), Oleksii Strizhak/Victor Shevchenko (Pimen), Vladyslav Goray/Vitalij Kovalchuk (L’impostore Grigorij), Eduard Srebnytskyi (Vasilij Ivanovič Šujskij), Yuliya Lytvynova (Ksenija), Kateryna Tsimbaliuk (Marina Mnišek), Svetlana Soschneva (La nutrice di Ksenija), Andrii Lomakovych (Andrej Sčelkalov), Alexander Prokopenko (Varlaam), Igor Tishkov (Misail), Anna Evtekhova (L’ostessa), Ruslan Zynevich (Il folle in Cristo, l’Innocente), Igor Dudin (Nikitič, una guardia), Kimika Yamagiwa (Feodor).
Aps comunicazione Snc di Aldo Poduie e Federica Zar viale Miramare, 17 • 34135 Trieste Tel. e Fax +39 040 410.910 zar@apscom.it
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Giovedì 30 gennaio, alle ore 11.00 nellaSala Martucci del Conservatorio per la rassegna “I tesori della biblioteca”, curata da Cesare Corsi, interessante incontro con Piotr Wilk, dell’Università Jagellonica di Cracovia, che ha sviluppato una conferenza sul tema “La scuola violinistica napoletana del tardo barocco: il caso del concerto per violino solista”. Giuseppe Grieco e Alberto Costagliola (violino barocco) e Marco Saldarelli (violoncello barocco) hanno eseguito musiche di Barbella e di Fiorenza dopo la conferenza. Ottime esecuzioni su strumenti barocchi da parte dei giovani musicisti.
Questa sera Mercoledì 29 gennaio, alle ore 18.00 nella Sala Chopin in piazza Carità, 6 presso la Ditta Napolitano per i “Pomeriggi in Concerto” dell’associazione Napolinova, recital dei pianisti Teresa Forlenza e Lorenzo Ginetti Programma Teresa Forlenza Bach – Busoni: Ciaccona in re minore F. Chopin: Polacca op. 53 in la bemolle maggiore “Eroica” Lorenzo Ginetti M. Clementi: Sonata op. 7 n. 3 in sol minore F. Chopin: Ballata op. 23 n. 1 in sol minore C. Saint–Saëns: Toccata op. 111 in do maggiore Teresa Forlenza – Lorenzo Ginetti J. Brahms: Danza ungherese n. 2 in la minore G. Rossini: La Danza
Due ottimi pianisti si sono esibiti questa sera nella sala Chopin. Belle esecuzioni tanto pubblico molti applausi meritatissimi. Molto convincenti le esecuzioni a 4 mani.
Sul palco alcuni tra i migliori talenti che la Scuola di Musica annovera tra le proprie fila.
Il concerto è organizzato in collaborazione con il Dipartimento Pre-College.
Ingresso ordinario CHF 15.-
Lugano Card, Amici del Conservatorio, AVS/AVI CHF 10.-
Fino a 18 anni e studenti entrata libera
La Hall in musica
VII appuntamento
Scuola universitaria di Musica – SUM
02/02/2020 – ore 11:00
Hall del LAC, Lugano
Il settimo dei dieci appuntamenti di matinées musicales in collaborazione con LAC Edu vede protagonisti il flauto, l’oboe e il pianoforte.
Eva Martínez Saavedra flauto Pietro Savonitto oboe Leonardo Bartelloni pianoforte
Musiche di Klaus Huber, Antal Doráti, Gabriel Fauré e Theobald Böhm
Ingresso libero
Fiabe e musica a merenda
Scuola di Musica – SMUS
07/02/2020 – ore 16:45
Sede di Mendrisio della Scuola di Musica
(Via Municipio 15, 6850 Mendrisio)Orecchiolungo
Per bambini dai 5 ai 12 anni
Voce narrante Sibilla Sassi
Intermezzi musicali degli allievi della Scuola di Musica
Dalle 16:15 merenda gratuita per tutti
Per informazioni smus@conservatorio.ch
Orchestra sinfonica
del CSI e della ZHdK
Scuola universitaria di Musica – SUM
14/02/2020 – ore 20:30
Sala Teatro LAC, Lugano
Una coproduzione Conservatorio della Svizzera italiana e Zürcher Hochschule der Künste
Marc Kissóczy direzione
Dmitrij Šostakovič Sinfonia n°7 in Do Maggiore op. 60 Leningrad
Marc Kissóczy è direttore d’orchestra nonché docente di direzione alla Scuola universitaria di Musica del Conservatorio della Svizzera italiana (CSI) ed alla Zürcher Hochschule der Künste (ZHdK). In questo concerto sarà alla guida delle rispettive orchestre sinfoniche del CSI e della ZHdK. In programma la Sinfonia n°7Leningrad di Dmitrij Šostakovič. Concepita ed in parte composta durante l’assedio nazista a Leningrado, essa è la più monumentale e popolare sinfonia del compositore russo, pervasa da un’autenticità e da un respiro ancora oggi vivissimi.
Acquisto biglietti alle casse del LAC e su www.luganolac.ch
I categoria CHF 35.-
II categoria CHF 20.-
III categoria CHF 15.-
Fino a 18 anni e studenti CHF 5.-
In replica domenica 16 febbraio alle 18:00 alla Tonhalle Maag di Zurigo
Suonar di sabato
Scuola di Musica – SMUS
15/02/2020 – ore 10:30
Chiesa Collegiata, Bellinzona
Crescendo insieme
Percorso musicale con le classi di canto, ensemble fiati, tromba e organo con allievi e studenti del Conservatorio dei dipartimenti SMUS, PRE e SUM.
Con la partecipazione di Andrea Pedrazzini all’organo e Diego Bassi alla tromba.
A cura di Antonio Faillaci e Giuseppe Cattaneo.
Ingresso libero
La Hall in musica
VIII appuntamento
Scuola di Musica – SMUS
Pre-College – PRE
16/02/2020 – ore 11:00
Hall del LAC, Lugano
Concerto di Gala della Scuola di Musica e del Dipartimento Pre-College.
Programma da definire.
Ingresso libero
EAR
Electro Acoustic Room
Scuola universitaria di Musica – SUM
28/02/2020 – ore 18:30
Teatro dell’Architettura, Mendrisio
La forme de l’âme
Concerto extra muros, in collaborazione con l’Accademia di architettura USI a Mendrisio
Elena Boillat performer e coreografia Fabrizio Rosso regia e video Nadir Vassena musica elettronica e diffusione audio
Quando tutto è perduto, quel che resta è il corpo. Corpo che sente, corpo che si muove e che danza, corpo che trema. Una produzione ispirata dai testi e dalla voce del filosofo Jean-Luc Nancy. Una performer dal vivo, un corpo nudo, musica elettronica e proiezioni a ricordarci che ognuno di noi è un corpo in cui si susseguono le stagioni della vita, dalla nascita alla morte.
Ingresso libero
Il piccolo spazzacamino
Una coproduzione CSI – LuganoMusica – LAC edu
01/03/2020 – ore 16:00
Sala Teatro LAC, Lugano
L’opera capolavoro di Benjamin Britten
Lorenza Cantini regia Angelo Sala scene Marco Filibeck luci Brunella Clerici direttrice
Produzione del Teatro alla Scala di Milano
Ensemble strumentale del Pre-College, Coro Clairiere e Solisti del Coro del Conservatorio della Svizzera italiana
Il piccolo spazzacamino su libretto di Eric Crozier è un autentico gioiello musicale creato da Britten con lo scopo di avvicinare i ragazzi all’opera: è una storia di bambini, cantata da bambini. Sam ha otto anni e la sua famiglia, poverissima, lo ha venduto a uno spazzacamino crudele. In una grande casa di campagna Sam deve infilarsi in un camino per la prima volta. Black Bob e il suo aiutante lo spingono su, poi vanno via e Sam resta incastrato. I tre fratelli che abitano in casa e i loro cugini riescono a liberarlo, lo ripuliscono dalla fuliggine e lo nascondono, facendo credere ai due spazzacamini che sia scappato… Uno spettacolo per bambini di tutte le età, con la regia di Lorenza Cantini e i musicisti del Conservatorio della Svizzera italiana.
Ormai consapevole dell’approssimarsi della fine della sua esistenza, Gustav Mahler si interroga sulla morte e sulla vacuità della vita e lo fa mettendo in musica sette antiche poesie cinesi dell’epoca della dinasta Tang, pubblicate nell’adattamento tedesco nel 1907 da Hans Bethge all’interno dell’antologia Die chinesische Flöte. I sei Lieder che compongono il Das Lied von der Erde, che Mahler non fece in tempo ad ascoltare, sono proposti nella trascrizione per orchestra da camera di Arnold Schönberg, nella quale i dettagli della partitura originale risuonano in sfumature e dinamiche nuove, in un intimo dialogo tra le voci del mezzosoprano e del tenore e le linee solistiche strumentali. Il concerto si apre con la sognante Serenata n.2 per undici strumenti di Bruno Maderna, che da direttore d’orchestra fu anche grande interprete mahleriano. Il concerto è dedicato alla memoria di Giorgio Bernasconi, ideatore e fondatore della stagione 900presente, in occasione del decennale della sua scomparsa.
Gustav Mahler Das Lied von der Erde
Trascrizione per orchestra da camera di Arnold Schönberg
Bruno Maderna Serenata n.2
Ensemble900 Arturo Tamayo direzione Maria Marta Moraru mezzosoprano Sébastien Obrecht tenore Ingresso ordinario CHF 15.-
AVS/AI, Club Rete Due, Amici del Conservatorio e Amici OSI CHF 10.-
Fino a 18 anni e studenti entrata libera
Ieri sera Lunedì 27 gennaio, alle ore 20.00 presso l’Istituto per gli Studi Filosofici Palazzo Serra di Cassano in via Monte di Dio, 4 nell’ambito dell’XI Festival di musica da camera, si è svolto il notevole concerto del quartetto formato da Dario Candela (pianoforte), Alberto Maria Ruta (violino), Rossella Bertucci (viola) e Lorenzo Ceriani (violoncello) l’interessante presentazione a cura del Dott. Riccardo Scognamiglio
Programma
W. A. Mozart Quartetto per pianoforte ed archi n. 1 in sol minore K. 478
Quartetto per pianoforte ed archi n. 2 in mi bemolle maggiore K. 493
Ottime esecuzioni tanto pubblico tanti applausi per un successo meritato, bis richiesto e concesso.
Ieri sera lunedì 27 gennaio, ore 18.00 – Sala del Toro Farnese del Museo Archeologico Nazionale per la IV edizione del Festival del Barocco Napoletano si è svolto il bellissimo concerto dell’Ensemble Barocco Accademia Reale, diretto da Giovanni Borrelli, con la partecipazione del bravissimo soprano Angela Luglio, dal titolo “Amor il cor mi morse” – La Cantata a voce sola a Napoli nel XVII e XVIII secolo.
Programma
N. Porpora: Cantata “Abbandonata e sola” per soprano e basso continuo
A. Scarlatti: Cantata “Appena chiudo gli occhi” per soprano, violino e basso continuo
M. Mascitti: Sonata in mi maggiore per violino solo col violone o cembalo
A. Scarlatti: Cantata “Quella voce gradita” per soprano, archi e basso continuo
Esecuzioni di grande bellezza e qualità, pubblico sempre notevolissimo, introduzione al concerto del Dott. Lorenzo Fiorito. Tanti applausi per tutti per una serata di grande musica barocca di Scuola Napoletana al MANN.
SABATO 25 GENNAIO dalle 16 alle 22 DOMENICA 26 GENNAIO dalle 10 alle 20 “Napoli MOZART & BEETHOVEN 2 Days”MARATONA NO STOP di INCONTRI IN MUSICA tanti artisti, tanta bella musica dibattiti e tanti artisti di qualità al CIRCOLO UFFICIALI DELLA MARINA MILITAREvia Cesario Console 3, Napoli. Organizzazione del Dott.Antonino Calderone
Tra gli artisti presenti M°i Perrella, Napoletano, Di Cicco, Rosa Montano, Riccio, Espasiano, Rozza, Viti, Siano, Frenzilli, Enzo Amato, Lucci, Nardella, Ruggiero, Tramontano, di Miele e tanti altri. Tanto pubblico un ottimo successo per gli ottimi musicisti intervenuti ed artistico per il Direttore Calderone.
Sabato 25 gennaio, alle ore 13.00 a Palazzo Zevallos Stigliano in via Toledo, 185 per la rassegna “E’ aperto a tutti quanti”, si e’ svolto il Concerto di bel Canto delle giovani voci del Conservatorio Domenico Cimarosa di Avellino. Programma musiche di Tosti, Gomez, Donizetti, Vivaldi, Rossini e Mozart.
Un bellissimo programma eseguito davvero bene dalle belle voci accompagnate al piano dalla docente Concetta Varricchio. Le voci sono state quelle di Maria Alvino, Andrea Cataldo, Flavia Fioretti, Gaetano Merone, Carmen Pellegrini. Tutti molto bravi, tanto impegno e passione da parte dei docenti e degli allievi. Tantissimo pubblico molti applausi un successo meritato.
Questa sera Venerdì 24 gennaio, alle ore 19.30 nella magnifica Chiesa di S. Maria dell’Aiuto in Vico S. Maria dell’Aiuto, 10 per il Festival Internazionale del Settecento Musicale Napoletano, si è svolto lo stupendo Concerto dal titolo “Trio Sonate” con la partecipazione di Eleonora Amato e Ilaria Perna (violini), Giampaolo Nigro (violoncello) e Stefano Innamorati (clavicembalo). In programma brani di Hasse, Porpora e Jommelli. Una serata all’ insegna della grande Scuola Musicale Napoletana, pensata ed organizzata dal M°Enzo Amato. Bellissime esecuzioni di grande emozione i brani di Porpora vista anche la scoperta della sepoltura del grande Maestro nei pressi di questo complesso di chiese nel Largo Ecce Homo.
Bravissimi i musicisti, serata di grande bellezza artistica un pubblico foltissimo tantissimi applausi per un grande successo meritatissimo dai giovani maestri esecutori che con grandi capacità e mezzi hanno riportato in vita questi capolavori nati a Napoli più di trecento anni fa.