Oggi Sabato 31 luglio alle ore 19,30 neglu splendidi Giardini di Villa Pignatelli in via Riviera di Chiaia, 200 si è conclusa àla tranche estiva della Stagione 2021 del Maggio della Musica con l’elegante concerto di tre grandi jazzisti italiani, Nico Gori (sassofono), Massimo Moriconi (basso e contrabbasso) ed Ellade Bandini (batteria) nel progetto “Modalità Trio”, una formazione d’eccezione nel segno dell’interplay e di un collaudato feeling per attraversare ritmi, melodie e colori di più epoche del jazz tra standard e altre sorprese. Il concerto fa parte della sezione “Musica senza confini – Jazz in Villa”, curata da Emilia Zamuner per la rassegna “Musica in villa” del Maggio della Musica in collaborazione con la Direzione regionale Musei Campania. I concerti del Maggio della Musica 2021 torneranno a settembre con la seconda parte del cartellone, all’insegna di importanti solisti e dei giovani talenti ospitati per il contest “Il Maggio del Pianoforte”.
Un bellissimo concerto un solido trio che ha svolto un programma di grande impatto sul foltissimo pubblico intervenuto. Una grande esperienza, un suono molto incisivo, equilibrio e tanto tanto mestiere in questi tre jazzisti bravissimi.
Tanti applausi per un successo meritatissimo, bis finale con la grande Emilia Zamuner, una perfetta chiusura in attesa della nuova stagione che ripartirà a settembre, complimenti a tutti e ad maiora.
Riceviamo e pubblichiamo: Lawrence Brownlee e Michael Spyres chiudono il tributo del Ravello Festival ad Enrico Caruso
Dopo lo straordinario successo del primo concerto per celebrare Enrico Caruso, che ha visto il debutto al Ravello Festival di Juan Diego Flórez,la Fondazione Ravellochiude gli appuntamenti in onore del grande tenore ospitando altre due voci che rappresentano il seme gettato da Don Enrico oltreoceano: Lawrence Brownlee e Michael Spyres.
Domenica 1 agosto (ore 20), le due stelle del Metropolitan di New-York, il teatro dove Caruso riscosse i suoi maggiori successi e consolidò la sua fama planetaria, si sfideranno sul Belvedere di Villa Rufolo in un duello tra amici veri, ricordandoci il Caruso americano e il suo “antagonismo” con il cesenate Alessandro Bonci. I due spaccavano il pubblico: il primo, “signor tenore”, simbolo dell’assoluto privilegio della linea vocale e del rispetto della grammatica musicale, l’altro più incline all’estroversione passionale e al segno del repertorio verista, incarnato proprio da Bonci.
Brownlee e Spyres hanno fatto del virtuosismo canoro la loro caratteristica principale così da essere considerati dei veri e propri “fenomeni vocali” e ambedue, accanto al loro repertorio più abituale, affronteranno il repertorio di Caruso, compresa quella “Serenata” di cui Caruso compose le parole. Sul palco della Città della Musica saranno accompagnati dall’Orchestra Filarmonica Salernitana Giuseppe Verdi diretta per l’occasione da Michael Balke direttore Principale del Teatro di St. Gallen. I due tenori sono reduci dall’incisione del progetto, “Amici & Rivali”, per la Erato, in cui ridanno vita all’amichevole rivalità tra Nozzari e David, due fuoriclasse del belcanto ottocentesco.
Brownlee e Spyres saranno privilegiati interpreti del grande repertorio rossiniano composto per i teatri napoletani diretti dal Barbaja, che spazia dall’Otello alla Elisabetta Regina d’Inghilterra, fino a Ricciardo e Zoraide, al quale si aggiungeranno “Seul sur la terre” dal Don Sebastiano di Donizetti e l’ouverture “Al conventello”, composta da un Rossini, appena quattordicenne, per chiudere con l’intramontabile “’O sole mio”.
Il grande Maestro Muti ritorna a Napoli per una celebrazione nel suo “tempio” napoletano, il Conservatorio di San Pietro a Majella, oggi venerdì 30 luglio, due giorni dopo la festa privata e la cerimonia del Quirinale. Tanti colleghi tanto pubblico per una serata all’insegna della musica di Scuola Napoletana festeggiando con musica, regali, bellissime parole e tanto amore per la sua amata Napoli che ha ricambiato cone solo Napoli può fare. Auguri Maestro. Speriamo di rivederla l’anno prossimo come nuovo presidente della repubblica.
Al Ravello Festival una tre giorni di musica da camera con le formazioni dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini
Comincia con un itinerario di cinque concerti con alcune delle formazioni da camera, la collaborazione 2021 tra il Ravello Festival e l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, protagonista l’11 agosto del Concerto all’Alba, l’evento più atteso dell’estate della Città della Musica. In quartetto d’archi o d’ottoni, in duo o quintetto o ensemble, i giovani talenti della Cherubini animeranno, tra il 30 luglio e il 1 agosto, alcuni dei luoghi simbolo di Ravello: la Sala dei Cavalieri di Villa Rufolo ai piedi della Torre Maggiore, le chiese di Santa Maria a Gradillo e di San Giovanni del Toro e, non da ultimo, gli affascinanti spazi dei Giardini del Monsignore. Saranno eseguite preziose pagine musicali da Haydn e Beethoven a Verdi, Smetana, fino a Fauré e Gershwin, ma anche da Nino Rota, Morricone, e Modugno. I musicisti della Cherubini sono tutti sotto i 30 anni, provengono da ogni regione d’Italia e nel corso del loro triennio in orchestra, superate le rigorose selezioni, hanno l’opportunità di lavorare non solo con il Maestro Riccardo Muti, ideatore del progetto orchestrale nel 2004, ma anche con direttori e solisti di calibro mondiale, all’interno di prestigiose rassegne e nuove produzioni. La nascita di gruppi di camera, per volontà degli stessi musicisti e su invito del loro mentore, mira a sviluppare e perfezionare l’affiatamento dei singoli grazie all’attività cameristica, che consente di approfondire ulteriormente il rapporto dialettico fra gli elementi dell’orchestra. Che fare musica insieme possa rappresentare uno dei più alti esempi di convivenza civile è una delle convinzioni su cui si fonda il lavoro di Muti in orchestra.
Riceviamo e pubblichiamo: Al Ravello Festival il nuovo spettacolo “Lumina in Tenebris” di Elena Bucci e Chiara Muti in omaggio a Dante Alighieri
Nel cartellone della 69esima edizione del Ravello Festival disegnato dal direttore artistico Alessio Vlad trova un doveroso spazio l’omaggio, realizzato in collaborazione con il Ravenna Festival, a Dante Alighieri nel settecentesimo anniversario dalla morte (1321).
Sabato 31 luglio (ore 21) infatti, sul Belvedere di Villa Rufolo andrà in scena il nuovo spettacolo “Lumina in Tenebris” di e con Elena Bucci e Chiara Muti.
Per le due attrici questo progetto è il nuovo approdo di una collaborazione che si è rinnovata più volte nel corso degli anni e attraverso diversi, ma comunicanti, mondi letterari.
“Non è un recital, ma uno spettacolo che percorre il filo comune che unisce Dante a Virgilio, a Boezio che fu imprigionato e consolato dalla filosofia, e che via via arriva fino a Primo Levi e Pasolini, intrecciati dal fantasma del nazismo, da quell’affinità tra l’inferno dantesco e gli inferni attuali, e dalla domanda come faccia un diobuono a creare un inferno che non finisce mai, per cui non ci può essere perdono. – ha spiegato Elena Bucci in occasione dell’anteprima di Ravenna dello scorso 27 luglio – In mezzo anche le voci di Byron, Balzac, di Euridice narrata da Rilke e della Bibbia, la Genesi, perché lì inizia la questione del libero arbitrio. “Le voci sono collegate tra loro in modi diversi, per accostamenti tematici ma anche per opposizione. Creando i riflessi più diversi.” spiegano le protagoniste.
La scena che si presenterà al pubblico di Ravello sarà semplice ma allo stesso tempo imprevedibile grazie ad un sapiente giochi di specchi e fasci di luce che creeranno inaspettati e sorprendenti rifrazioni disegnate da Vincent Longuemare, “Un luogo neutro nel quale le figure appena trovano la luce, la ritrasmettono – spiega Chiara Muti – che è poi la poetica di questo nostro lavoro, dove le parole poetiche brillano nel buio dello sperdimento. Se nell’oscurità della ‘selva oscura che la diritta via era smarrita’ Dante non si è perso, è anche perché è guidato dai poeti”. “Lumina in tenebris sono le sue parole che, nonostante l’impalpabilità, vengono ripetute nei secoli da altri, nei lager, nelle carceri – conclude Elena Bucci – In ogni luogo di dolore e in ogni luogo dove si cercano domande anche senza risposte, perché la poesia è una sorgente di resistenza”.
di e con Elena Bucci e Chiara Muti a partire dalla Divina Commedia di Dante Alighieri disegno luci Vincent Longuemare cura e drammaturgia del suono Raffaele Bassetti produzione Ravenna Festival
in collaborazionecon Compagnia Le belle bandiere
Posto unico € 50
Fondazione Ravello – Ufficio Stampa e Comunicazione
TANGO E DINTORNI, MUSICA E BALLO AL TEATRO VERDI DI TRIESTE
Trieste, 29 luglio 2021: Musica e ballo al Teatro Verdi di Trieste, sabato 31 luglio, alle 19.30, con “Tango e dintorni”. Tornano in scena alcuni protagonisti già apprezzati nei mesi scorsi, con un evento che unisce le note alle esibizioni dei professionisti internazionali della disciplina.
Direttore sarà Christopher Franklin, alla fisarmonica il giovane talento Luca Bello, con i ballerini solisti Guillermo Alan Berzins, Marijana Tanasković, Martin Acosta e Costanza Gruber, e con l’Orchestra della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi.
ll programma prevede musiche di Arturo Márquez, Alberto Ginastera, Astor Piazzolla, Václav Trojan, Gerónimo Giménez e Leonard Bernstein.
Christopher Franklin è reduce dal successo de La vedova allegra, che martedì 27 luglio ha chiuso le rappresentazioni al Verdi con un tutto esaurito. Il giovane Luca Bello, classe 2006, vanta un curriculum ricco di riconoscimenti collezionati in Italia e all’estero. Il gruppo di ballerini di tango è capitanato da Guillermo Berzins, maestro, ballerino e coreografo di tango argentino e organizzatore di grandi manifestazioni, direttore della GB Tango. Gli stessi ballerini hanno accompagnato la musica di Bello e dell’orchestra, diretti da Franklin, nell’ultimo appuntamento della rassegna Giovani Talenti, in scena alcuni mesi fa al Verdi.
Restano in vigore le consuete misure di sicurezza finora adottate: la capienza massima è fissata in 500 spettatori, obbligo per tutti di indossare la mascherina ffp2 o ffp3. All’ingresso è prevista la misurazione della temperatura.
La biglietteria è aperta da martedì a sabato con orario continuato 9:00 – 16:00. Domenica 9:00-13:30. Lunedì e festivi chiuso. A disposizione anche l’email boxoffice@teatroverdi-trieste.com
Giardini di Villa Pignatelli – via Riviera di Chiaia 200, Napoli
Maggio della Musica, chiusura in gran stile con il trio jazz di Nico Gori, Massimo Moriconi ed Ellade Bandini
Ultimo concerto della tranche estiva della Stagione 2021. Nuovi appuntamenti in programma a settembre
NAPOLI – Sabato 31 luglio alle ore 19,30 nei Giardini di Villa Pignatelli (via Riviera di Chiaia, 200) si conclude la tranche estiva della Stagione 2021 del Maggio della Musica con il concerto di tre grandi jazzisti italiani, Nico Gori (sassofono), Massimo Moriconi (basso e contrabbasso) ed Ellade Bandini (batteria) nel progetto “Modalità Trio”, una formazione d’eccezione nel segno dell’interplay e di un collaudato feeling per attraversare ritmi, melodie e colori di più epoche del jazz tra standard e altre sorprese. Il concerto fa parte della sezione “Musica senza confini – Jazz in Villa”, curata da Emilia Zamuner per la rassegna “Musica in villa” del Maggio della Musica in collaborazione con la Direzione regionale Musei Campania. I concerti del Maggio della Musica 2021 torneranno a settembre con la seconda parte del cartellone, all’insegna di importanti solisti e dei giovani talenti ospitati per il contest “Il Maggio del Pianoforte”.
Stasera tappa Napoletana all’Agorà Scarlatti, la novità del ritrovo culturale più in voga del Vomero più di 6000 ingressi ad oggi, per una stagione piena di successi, a via Scarlatti 29, presso gli spazi dell’Istituto Salesiano Don Bosco, del formidabile Paolo Fresu Trio con il concerto “Tempo di Chet – Omaggio a Chet Baker”: Paolo Fresu – Tromba | Dino Rubino – Piano | Marco Bardoscia – Contrabbasso. C’è qualcosa di evocativo e quasi spirituale in un trio che sfrutta la grande capacità empatica dei suoi componenti per comporre arte e comunicare vita. È quello che succede quando si parla di Paolo Fresu, Dino Rubino e Marco Bardoscia. Un trio inedito che si confronta con le reciproche esperienze dirette (Paolo e Marco suonano insieme nel progetto cameristico “Altissima Luce”, e spesso in trio con Daniele Di Bonaventura quando il duo di Paolo con il celebre bandoneonista diventa, appunto, un trio) e con i diversi stili che caratterizzano i singoli musicisti; diversi ma perfettamente assimilabili e complementari. Un dialogo a tre voci raffinato, di grande impatto emotivo e intellettivo che si compone del suono caldo e corposo e della mente vivida e creativa di Fresu, delle linee potenti e coinvolgenti del contrabbasso di Bardoscia e del pianismo elegante e vibrante di Rubino. Il trio è stato voluto in questa forma da Fresu per l’avventura teatrale del progetto “Tempo di Chet -La versione di Chet Baker” prodotto dal Teatro Stabile di Bolzano diretto da Walter Zambaldi e per la regia di Leo Muscato. Tutte le musiche, composte da Fresu, sono prodotte dal trio e appaiono anche sul cd “Tempo di Chet”, pubblicato da TǔkMusic, etichetta discografica del trombettista sardo, fondamentalmente dedicata ai nuovi talenti italiani, delle quali fila sia Bardoscia che Rubino fanno parte integrante da diversi anni.
Bellissime esecuzioni, serata sold out, pubblico delle grandi occasioni ha tributato un enorme successo a questi splendidi artisti. Tantissimi applausi a tutti e bis richiesti e concessi. Complimenti all’organizzazione e a Franco Branco colonna di questa estate culturale del Vomero.
Marco Frisina dirige l’Orchestra Scarlatti Young, porte aperte al pubblico
Oggi Mercoledì 28 luglio, alle ore 19:00 nel Cortile delle Statue dell’Università Federico II di Napoli, in Via Paladino 39, la Nuova Orchestra Scarlatti ha offerto al pubblico le prove aperte dell’Orchestra Scarlatti Young diretta da Marco Frisina, autore delle musiche, con una selezione in programma dei brani della Divina Commedia Opera Musical.
Marco Frisina, romano classe 1954, sacerdote, biblista, musicista, concilia da molti decenni importanti incarichi ecclesiali con una intensa e acclamata attività di compositore; nel 1991 ha partecipato all’internazionale Progetto Bibbia della RAI; ha realizzato, fra l’altro, le colonne sonore di molte grandi produzioni RAI e Mediaset quali Michele Strogoff, Papa Giovanni, Giovanni Paolo II, Edda Ciano, Callas e Onassis, Pompei, Puccini, Paolo VI, Preferisco il Paradiso.
Originale programma,musiche di grande presa una bella intuizione per un Opera dedicata al divin poeta.
Musica e recitativo sono in perfetto equilibrio e danno un senso di compiutezza al discorso intrapreso tra prosa e suoni.
Ottima l’orchestra dei giovani talenti della nuova Scarlatti ben diretti da mons. Frisina.
Tanto pubblico tanti applausi una serata di buona musica e versi immortali, un successo.
Oggi Martedì 27 luglio, alle ore 20.00 sulla Terrazza dei Cannoni di Castel dell’Ovo il Festival Barocco Napoletano al Castello con “I concerti dell’Accademia – Musica al Castello”, nel formidabile concerto del duo “Cello to Cello” formato da Francesco Scalzo e Raffaele Sorrentino
In programma un vasto e appassionato repertorio di musica, dalla classica al rock, passando per la musica napoletana e le colonne sonore.
Serata di suoni avvolgenti e accattivanti, dalla tradizione della musica nata a Napoli, alle colonne sonore sino alla modernità.
Tanto pubblico, ottime esecuzioni premiate con tantissimi applausi, meritatissimi, bis richiesti e concessi.