Lunedì 30 dicembre, alle ore 20.00 nella chiesa di San Rocco a Chiaia Riviera di Chiaia, 254 nell’ambito della stagione della Fondazione Pietà de’ Turchini, sessione aperta al pubblico della masterclass di chitarra classica a cura di Edoardo Catemario. Ottime esecuzioni dei quattro allievi italiani su brani di compositori ispanici ed italiani, molto bravi i giovani musicisti partecipanti tanto pubblico moltissimi applausi.
Questa sera lunedì 30 dicembre, alle ore 19.00 nella Basilica Reale e Pontificia di S. Francesco di Paola in Piazza Plebiscito per la chiusura di Convivio Armonico di Area Arte, si e’ svolto il brillante Concerto dal titolo “I giovani e la Musica”, con la partecipazione dell’Orchestra “F. D’Avalos”, diretta da Fabio Espasiano, Rosa Montano (mezzosoprano), Alessia Di Cicco (soprano), Sabrina Uccello (clarinetto), Laura Francesca Mastrominico (timpani). In programma musiche di R. Da Capua, Manfredini, Haendel, Mozart, Busiello. Bellissime musiche, ottime esecuzioni serata di grande musica nella nostra basilica reale. Tantissimo pubblico tantissimi applausi pet tutti metitatissimi. Ci rivediamo nel 2020.
CONCERTO DI CAPODANNO AL TEATRO VERDI DI TRIESTE Mercoledì 1 gennaio, ore 18.00
con l’Orchestra e il Coro della Fondazione diretta dal Maestro Fabrizio Maria Carminati Solisti Béatrice Uria Monzon (soprano) e Stefan Milenkovic (violino), con la partecipazione di Zi Zhao Guo e Motoharu Takei, tenori, Nicolò Ceriani, baritono, Stefano Paradiso, basso, Kimika Yamagiwa, mezzosoprano.
Con l’Orchestra, il Coro e i Tecnici della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste si festeggia il 2020 con il tradizionale Concerto di Capodanno, diretto dal Maestro Fabrizio Maria Carminati, mercoledì 1 gennaio, alle ore 18.00.
“Un appuntamento atteso e quanto mai apprezzato dal nostro pubblico e dai turisti presenti a Trieste per le festività” – afferma il Sovrintendente della Fondazione, Stefano Pace – “che proponiamo per augurare alla città un felice inizio del Nuovo Anno, con un programma ideale per questa importante ricorrenza”.
Accolto con entusiasmo – praticamente esaurito il Teatro Verdi – il Concerto di Capodanno sarà trasmesso in diretta in tutta la regione e nel Veneto dall’emittente televisiva Telequattro.
Un programma raffinato e coinvolgente unito alla scelta del Direttore Fabrizio Maria Carminati e dei solisti (Béatrice Uria Monzon, soprano, e Stefan Milenkovic, violino, con la partecipazione di Zi Zhao Guo e Motoharu Takei, tenori, Nicolò Ceriani, baritono, Stefano Paradiso, basso, Kimika Yamagiwa, mezzosoprano) assicurano un Concerto che saprà esaltare l’altissima qualità dei professori d’Orchestra e degli artisti del Coro del Verdi (diretto da Francesca Tosi).
Il Concerto di Capodanno propone musiche di Johann Strauss, Die Fledermaus (Il pipistrello) Ouverture; Camille Saint-Saëns, Introduction et Rondò capriccioso in la min. op. 28 per violino e orchestra; Christian August Sinding, Suite im alten Stil op. 10 in la minore per violino e orchestra; Gioachino Rossini, Ouverture dall’opera La Cenerentola; Wolfgang Amadeus Mozart, Madamina, il catalogo è questo dall’opera Don Giovanni; Ruggero Leoncavallo, Coro delle campane dall’operaPagliacci; Pietro Mascagni, Voi lo sapete, o mamma dall’opera Cavalleria; Pietro Mascagni, Coro e Brindisi dall’opera Cavalleria Rusticana; Francesco Cilea, Io son l’umile ancella dall’opera Adriana Lecouvreur; Giuseppe Verdi Pace, pace mio Dio dall’opera La forza del destino; Giuseppe Verdi Brindisi dall’opera Otello; Georges Bizet, Seguidilla dall’opera Carmen; Freddy Mercury, Bohemian Rhapsody per violino ed archi; Georges Bizet Habaneradall’opera Carmen.
Trieste, 30 dicembre 2019– dott.ssa Federica Zar Aps comunicazione Snc di Aldo Poduie e Federica Zar viale Miramare, 17 • 34135 Trieste Tel. e Fax +39 040 410.910zar@apscom.it Professionista Relazioni Pubbliche di cui alla Legge 4/2013 Consigliere Nazionale Ferpi – Federazione Relazioni Pubbliche Italiana Professionista Ferpi n. 1228 Ordine Nazionale dei Giornalisti n. 087419 apscomunicazione.it adriaticseanetwork.it
Domenica 29 dicembre, alle ore 20.30 nella chiesa di Santa Maria della Colonna in via Tribunali. 282, nell’ambito della stagione del Centro di Musica da Camera CERSIM, si è svolto il tradizionale ed esemplare concerto dell’ensemble Comtessa de Dia, diretto da Ferdinando de Martino, con le voci recitanti di Andrea Manferlotti e G. Fusco Programma La Cantata dei Pastori di Andrea Perrucci in versione oratoriale con brani tradizionali e musiche originali.
Esecuzioni molto belle e ben curate dagli artisti esibitisi questa sera sotto l’attenta ed originale direzione del M°de Martino. Un esempio di tradizione di musica antica sapientemente rielaborata con amore e gusto. Presentazione accurata del musicologo dott. Marco del Vaglio. Tantissimo pubblico, moltissimi applausi meritatissimi per questi ottimi artisti.
Domenica 29 dicembre, ore 18.00 nella accogliente Chiesa di San Rocco a Chiaia in via Riviera di Chiaia, 254, per la Stagione della Fondazione Pietà de’ Turchini, nell’ambito di un Progetto speciale prodotto dall’Associazione Talenti Vulcanici, l’ottimo Concerto dal titolo “Sei raggi di Luna”, con la partecipazione dei chitarristi Giacomo Carletti e Giulio Tavaniello. In programma musiche di Iradier, Chueca, Francisco Tárrega, Chapí, Llobet, Sor, Myers
Un Ottimo Concerto per chitarra solista con due giovani bravissimi Maestri della Masterclass del Maestro Edoardo Catemario. Ottime esecuzioni di brani della tradizione ispanica e alcune perle della musica napoletana. Stupendi i brani di Tarrega eseguiti con grande cura. Tantissimo pubblico presente grande successo per questi bravi e giovani talenti. Molti minuti di applausi meritati. Domani alle 20 sessione plenaria con esibizione di tutti gli allievi della masterclass.
Domenica 29 dicembre alle ore 11 nella veranda neoclassica di Villa Pignatelli a Napoli in via Riviera di Chiaia, 200, si è svolto il magistrale recital del pianista napoletano Genny Basso che ha eseguito la Sonata K331 di Wolfgang Amadeus Mozart, i Valzer op. 34 n. 2 e op. 64 n. 1 e n. 2 di Fryderyk Chopin e, sempre del polacco, i Notturni op. 9 n. 2, op. 48 n. 1 e l’op. postuma in do diesis minore, per chiudere con Piedigrotta 1924 di Mario Castelnuovo Tedesco. Il concerto è stato organizzato dall’associazione Maggio della Musica. Il M°Basso affermato ed ottimo pianista ha dato vita all’ultimo Concerto della Stagione del Maggio della Musica anche quest’ anno di grande qualità e pregio artistico grazie alla organizzazione e cura di Sergio Meomartini e alla direzione artistica del M° Michele Campanella.
Un Concerto di grande respiro da Mozart a Chopin passando per il genio di Castelnuovo Tedesco. Ottime esecuzioni”, grande profondita’ espressiva, una personalita’ compiuta e decisa in questo grande artista che sa cogliere i profondi desiderata degli artisti proposti con una propria visione precisa e originale, i tempi rivelano tutto. Stupenda l’esecuzione della Piedigrotta di Tedesco, travolgente ed intensa.
Tantissimo pubblico una sala sold-out, tantissimi applausi da parte degli intervenuti soddisfattissimi dal concerto ascoltato. Un successo meritatissimo, bis concessi, una mattinata di grande musica ed emozioni.
Sabato 28 dicembre, ore 19.00 Basilica Reale e Pontificia di S. Francesco di Paola in Piazza Plebiscito,un nell’ambito di Convivio Armonico di Area Arte, concerto dal titolo “In Nativitate Domini – Musica per il Santo Natale nella Napoli del ‘700” con la partecipazione dell’Ensemble “Le Musiche da Camera” con strumenti d’epoca e dei solisti Francesco Divito (soprano), Rosa Montano (mezzosoprano), Renata Cataldi (traversiere) Questo il Programma: C. Giordano: Duetto dal Mottetto in Pastorale a due voci ed archi “Sperno gregem quaero Natum” Anonimo Napoletano: Pastorale II a due violini e basso continuo G. Manna: In Nativitate Domini Lectio Prima Secondo Notturno a voce vola di soprano con violini Lectio Seconda Secondo Notturno a voce sola di alto con violini A. Servillo: Concerto per flauto traverso, violini e basso N. Sabatino: Te Deum a due voci con strumenti
Un bellissimo concerto Barocco si è svolto questa sera nella Basilica di San Francesco di Paola. Ottimi gli interventi nelle esecuzioni dei musicisti Francesco Divito (soprano), Rosa Montano (mezzosoprano), Renata Cataldi (traversiere) che hanno interpretato dei magnifici brani della tradizione Barocca di carattere natalizio. Stupendi i brani di Gennaro Manna che hanno esaltato le doti vocali delle due voci soliste. Tra i brani eseguiti in prima in tempi moderni il brano di A. Servillo: Concerto per flauto traverso, violini e basso di grande bellezza.
Tantissimo pubblico un successo meritatissimo dall’ Ensamble guidato dal M° Egidio Mastrominico. Tanti applausi finali e un bis concesso al pubblico.
Riceviamo e pubblichiamo: domenica 19 gennaio 2020
RICCARDO MUTI
E LA CHICAGO SYMPHONY ORCHESTRA
Al San Carlo la prima data del tour italiano
Sarà il Teatro di San Carlo ad ospitare la prima data del tour italiano di Riccardo Muti con la Chicago Symphony Orchestra domenica 19 gennaio 2020 alle ore 19.00. In programma la Suite da Romeo e Giulietta di Sergej Prokof’ev e la Sinfonia n. 9 in mi minore “Dal Nuovo Mondo” di Antonín Dvořák.
Un legame importante quello di Riccardo Muti con la Chicago, prestigiosa compagine di cui è Direttore Musicale dal settembre del 2010. In questi anni, con il suo impegno costante di condivisione della musica, il Maestro Muti ha aperto le prove a studenti, lavoratori e anziani, costruendo un legame forte tra l’orchestra e tutta la città, portando la musica anche nelle prigioni giovanili. Il suo primo concerto gratuito come direttore musicale al Millennium Park ha attirato più di 25.000 persone.
L’Orchestra di Chicago mancava dai cartelloni del San Carlo dall’aprile 2012.
Il Maestro Muti torna al San Carlo, ad appena un anno di distanza dal Così fan tutte della Stagione 2018-2019 e sarà nuovamente a Napoli, questa volta alla guida dell’Orchestra del Teatro di San Carlo, a novembre 2020 per un appuntamento della Stagione di Concerti.
Il concerto di Riccardo Muti e la Chicago Symphony Orchestra rientra in Concerto d’Imprese, progetto di potenziamento della Stagione Sinfonica arrivato al suo secondo anno di vita e sostenuto da un gruppo di eccellenze imprenditoriali del territorio campano (Ambrogio Prezioso per Aedifica / Brin 69 Srl | Gruppi Prezioso e Di Luggo, Fulvio Scannapieco e Vittorio Genna per ALA Advanced Logistics for Aerospace, Carlo e Michele Pontecorvo per Ferrarelle Spa, Simone e Andrea Finamore per SIAP Srl, Philippe Foriel-Destezet per Philippe Foriel-Destezet, Marco Zigon per Getra Spa, Francesco Tavassi per TEMI Spa per GLS, Gianluca Isaia per Isaia Spa, Massimo, Luca e Pietro Moschini per Laminazione Sottile Spa, Costanzo Janotti Pecci per Palazzo Caracciolo Spa, Pasquale Ranieri per Ranieri Impiantistica Spa, Gianfranco D’Amato per Seda Spa) che hanno unito le forze per implementare interventi di sostegno all’attività del Teatro.
domenica 19 gennaio 2020, ore 19.00 – Turno S
RICCARDO MUTI / CHICAGO SYMPHONY ORCHESTRA
Direttore | Riccardo Muti
Sergej Prokof’ev Suite da Romeo e Giulietta
Antonín Dvořák Sinfonia n. 9 in mi minore “Dal Nuovo Mondo”
Chicago Symphony Orchestra
Bank of America è il Global Sponsor della Chicago Symphony Orchestra. Per restare aggiornati sulle attività del maestro Riccardo Muti vi invitiamo a visitare il sito internet ufficiale http://www.riccardomutimusic.com
RICCARDO MUTI
A Napoli, città in cui è nato, studia pianoforte con Vincenzo Vitale, diplomandosi con lode nel Conservatorio di San Pietro a Majella. Prosegue gli studi al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano, sotto la guida di Bruno Bettinelli e Antonino Votto, dove consegue il diploma in Composizione e Direzione d’orchestra col massimo dei voti. Nel 1967 la prestigiosa giuria del Concorso “Cantelli” di Milano gli assegna all’unanimità il primo posto, portandolo all’attenzione di critica e pubblico. L’anno seguente viene nominato direttore musicale del Maggio Musicale Fiorentino, incarico che manterrà fino al 1980. Nel 1971 Herbert von Karajan lo invita al Festival di Salisburgo e da allora Muti ha mantenuto un rapporto privilegiato di collaborazione con il Festival e con i Wiener Philharmoniker, un sodalizio che dura da più di 45 anni. Nel 1992, invitato a dirigere il concerto celebrativo dei 150 anni della grande orchestra viennese, Muti ha ricevuto l’Anello d’Oro, onorificenza concessa dai Wiener in segno di speciale ammirazione e affetto; e nel 2001 la Otto Nicolai Gold Medal per il suo straordinario contributo artistico. Il Mozarteum di Salisburgo lo ha insignito della Medaglia d’argento per le sue interpretazioni mozartiane e la Johann Strauss Society la Golden Johan Strauss Award. E’ membro onorario della Gesellschaft der Musikfreunde di Vienna, della Wiener Hofmusikkapelle, dei Wiener Philharmoniker e della Wiener Staatsoper. Ha diretto i Wiener Philharmoniker nel prestigioso Concerto di Capodanno nel 1993, 1997, 2000 e 2004 e per la quinta volta nel 2018. Per questa registrazione, nell’agosto 2018 ha ricevuto il Doppio Disco di Platino in occasione dei suoi concerti con la stessa orchestra al Festival di Salisburgo. Gli anni Settanta lo vedono alla testa della Philharmonia Orchestra di Londra (1972-1982), dove succede a Otto Klemperer; quindi, tra il 1980 e il 1992, eredita da Eugene Ormandy l’incarico di direttore musicale della Philadelphia Orchestra. Dal 1986 al 2005 è direttore musicale del Teatro alla Scala: prendono così forma progetti di respiro internazionale, come la proposta della trilogia Mozart-Da Ponte e la tetralogia wagneriana. Accanto ai titoli del grande repertorio trovano spazio e visibilità anche altri autori meno frequentati: pagine preziose del Settecento napoletano e opere di Gluck, Cherubini, Spontini, fino a Poulenc, con Les dialogues des Carmélites. Eccezionale il suo contributo al repertorio verdiano; ha diretto Ernani, Nabucco, IVespri Siciliani, La Traviata, Attila, Don Carlos, Falstaff, Rigoletto, Macbeth, La Forza del Destino, Il Trovatore, Otello, Aida, Un ballo in Maschera, I Due Foscari, I Masnadieri. Durante questo lungo periodo, numerose sono le tournée che lo vedono a capo dei complessi scaligeri e della Filarmonica della Scala. La sua direzione musicale, che è stata la più lunga nella storia del Teatro, culmina il 7 dicembre 2004 nella trionfale riapertura della Scala restaurata dove dirige l’Europa riconosciuta di Antonio Salieri. Nel corso della sua straordinaria carriera Riccardo Muti dirige molte altre prestigiose orchestre quali i Berliner Philharmoniker, la Bayerischer Rundfunk, la New York Philharmonic, l’Orchestre National de France. Tra gli innumerevoli riconoscimenti conseguiti da Riccardo Muti si segnalano: Cavaliere di Gran Croce della Repubblica Italiana, la Verdienstkreuz della Repubblica Federale Tedesca, la Legion d’Onore in Francia col titolo di Ufficiale, Cavaliere dell’Impero Britannico conferitogli dalla Regina Elisabetta II. Vladimir Putin gli ha attribuito l’Ordine dell’Amicizia, lo Stato d’Israele lo ha onorato con il premio “Wolf”. Sua Santità Benedetto XVI lo ha insignito della Gran Croce di San Gregorio Magno. Ha vinto il prestigioso premio Birgit Nilsson in Svezia, il Principe di Asturia per le Arti in Spagna, la Stella d’Oro e d’Argento dell’Ordine del Sol Levante in Giappone seguita dal Praemium Imperiale per la Musica nel 2018. Oltre 20 le lauree honoris causa che Riccardo Muti ha ricevuto dalle più importanti università del mondo. Il suo desiderio di dedicarsi alla formazione di giovani musicisti lo porta a fondare nel 2004 l’Orchestra Giovanile “Luigi Cherubini” e nel 2015 la Riccardo Muti Italian Opera Academy per giovani direttori d’orchestra, maestri collaboratori e cantanti: alla prima edizione, dedicata a Falstaff, hanno fatto seguito le Academy su La Traviata nel 2016 (a Seoul e Ravenna), Aida nel 2017, Macbeth nel 2018, Le nozze di Figaro nel 2019 e Rigoletto a marzo 2019 per la prima edizione dell’ Italian Opera Academy a Tokyo (info: www.riccardomutioperacademy.com). Il suo impegno civile di artista è testimoniato dai concerti proposti nell’ambito del progetto “Le vie dell’Amicizia” del Ravenna Festival in alcuni luoghi “simbolo” della storia contemporanea, città ferite come Sarajevo dove nel 1997 si tiene il primo storico concerto e poi Beirut, Gerusalemme, Mosca, Erevan e Istanbul, New York, Il Cairo, Damasco, Nairobi, Redipuglia, Otranto, Tokyo, Tehran, Kiev e Atene. La vasta produzione discografica, impreziosita dai molti premi ricevuti dalla critica specializzata, spazia dal repertorio sinfonico e operistico classico al Novecento. L’etichetta discografica che si occupa delle registrazioni di Riccardo Muti èla RMMusic (www.riccardomutimusic.com). Ha scritto tre libri: la sua autobiografia “Prima la musica, poi le parole” apparsa nel 2010, “Verdi, l’Italiano” nel 2012 e “L’infinito tra le note” nel 2019. Dal Settembre 2010 è Direttore Musicale della prestigiosa Chicago Symphony Orchestra. In questi anni, con il suo impegno costante di condivisione della musica, ha saputo conquistare il pubblico di Chicago aprendo le prove a studenti, lavoratori e anziani, costruendo un legame forte tra l’orchestra e tutta la città, portando la musica anche nelle prigioni giovanili. Il suo primo concerto gratuito come direttore musicale al Millennium Park ha attirato più di 25.000 persone. www.riccardomutimusic.com
Riceviamo e pubblichiamo: Dal 22 al 29 gennaio 2020
“La mia Tosca è una donna senza tempo”
Edoardo De Angelis al Teatro di San Carlo per la sua prima regia lirica
Tosca di Giacomo Puccini sarà l’opera che aprirà il 2020 operistico del Teatro di San Carlo in una nuova produzione molto attesa perché porterà la firma per la regia di Edoardo De Angelis, regista cinematografico che affronta per la prima volta il palcoscenico lirico.
Diretta dalla mano sicura e maestra di Donato Renzetti, questa produzione originale del dramma pucciniano avrà un’altra firma di prestigio, quella di Mimmo Paladino per le scene.
“Tosca è un’eroina, combatte e nonostante muoia vince su tutto e su tutti, è una donna senza tempo ed epoche, un essere umano eterno” – così ci spiega Edoardo De Angelis. “Spesso si parla di Puccini come di un compositore cinematografico, ma io penso che al contrario, essendo uno dei più grandi musicisti di tutti i tempi, in realtà sono stati molti i cineasti che si sono ispirati a lui. Per me Tosca non ha nulla a che vedere con il linguaggio cinematografico, è un’opera straordinaria e ha un linguaggio operistico. Ed è questa la mia sfida, confrontarmi proprio con un linguaggio artistico a me nuovo. Sia Mimmo Paladino che io, abbiamo lavorato in quest’ottica, trovare per la nostra Tosca un segno nuovo”.
Orchestra e Coro del Teatro di San Carlo. Maestro del Coro Gea Garatti Ansini. Coro di Voci Bianche del San Carlo istruito da Stefania Rinaldi. I costumi sono di Massimo Cantini Parrini, firma le Luci Cesare Accetta.
Cast di altissimo rango con Carmen Giannattasio che si alterna con Monica Zanettin nei panni di Floria Tosca, Fabio Sartori e Arsen Soghomonyan sarannoMario Cavaradossi Enkhbat Amartuvshin e George Gagnidze i due Barone Scarpia, Renzo Ran Cesare Angelotti Matteo Peirone il Sagrestano, Francesco Pittari Spoletta.
Giacomo Puccini
TOSCA
Melodramma in tre atti su libretto di Luigi Illica e Giuseppe Giacosa, dal dramma omonimo di Victorien Sardou
Floria Tosca | Carmen Giannattasio / Monica Zanettin (23, 25 e 29 gennaio)
Mario Cavaradossi | Fabio Sartori / Arsen Soghomonyan (23, 25 e 29 gennaio)
Il Barone Scarpia | Enkhbat Amartuvshin / George Gagnidze (23, 25 e 29 gennaio)
Cesare Angelotti | Renzo Ran
Il Sagrestano | Matteo Peirone
Spoletta | Francesco Pittari
Orchestra e Coro del Teatro di San Carlo
Con la partecipazione del coro di Voci Bianche del Teatro di San Carlo
Nuova Produzione del Teatro di San Carlo
mercoledì 22 gennaio 2020, ore 20.00 giovedì 23 gennaio 2020, ore 20.00 venerdì 24 gennaio 2020, ore 18.00 sabato 25 gennaio 2020, ore 19.00 domenica 26 gennaio 2020, ore 17.00 martedì 28 gennaio 2020, ore 20.00 mercoledì 29 gennaio 2020, ore 18.00
Edoardo De Angelis
Nato a Napoli nel 1978 è un regista, sceneggiatore e produttore cinematografico.
Nel 2006 si diploma in regia presso il Centro Sperimentale di Cinematografia. Nel 2011, realizza il suo lungometraggio di esordio Mozzarella Stories. Il regista serbo Emir Kusturica in un’intervista concessa a Il Venerdì di Repubblica ha definito Edoardo De Angelis un “talento visionario”. Tra gli interpreti Aida Turturro, Luisa Ranieri, Massimiliano Gallo, Andrea Renzi e Luca Zingaretti. Nel 2014 con la società fondata assieme a Pierpaolo Verga, la O’ Groove, scrive, dirige e produce il suo secondo lungometraggio: Perez, presentato in selezione ufficiale fuori concorso alla 71ª Mostra del Cinema di Venezia. Globo d’oro e Premio Hamilton a Luca Zingaretti; Premio Biraghi all’esordiente Simona Tabasco. Nel 2016 firma l’episodio Magnifico Shock del film in tre episodi Vieni a vivere a Napoli, presentato in anteprima al Bifest. Nel 2016 firma la regia e la sceneggiatura di Indivisibili presentato alle Giornate degli Autori Venice days nell’ambito della Mostra del Cinema di Venezia vincendo il Premio Pasinetti come Miglior Film e menzione speciale alle gemelle esordienti Angela Fontana e Marianna Fontana, il premio FICE, il premio FEDIC, premio Gianni Astrei, il premio Lina Mangiacapre. Il film ottiene inoltre 17 candidature, vincendo sei statuette ai David di Donatello 2017: miglior sceneggiatura originale, miglior produttore, miglior attrice non protagonista, miglior colonna sonora, miglior canzone originale, miglior costumista. Indivisibili ottiene in seguito numerosi altri premi tra cui 8 Ciak d’oro, un Globo d’oro, 6 Nastri d’argento. Nel 2018 scrive e dirige Il Vizio della Speranza, presentato al Festival di Toronto, vince il premio del pubblico al Festival di Roma, miglior regia e miglior attrice protagonista al Festival di Tokyo. Vince il David per la migliore attrice protagonista e riceve 8 nomination ai Nastri d’Argento.
Veranda neoclassica di Villa Pignatelli – via Riviera di Chiaia, 200 (Napoli)
Da Mozart a Chopin, alla “Piedigrotta 1924” con il pianista Genny Basso
NAPOLI – Domenica 29 dicembre alle ore 11 nella veranda neoclassica di Villa Pignatelli a Napoli (via Riviera di Chiaia, 200), è in programma il recital del pianista napoletano Genny Basso che eseguirà la Sonata K331 di Wolfgang Amadeus Mozart, i Valzer op. 34 n. 2 e op. 64 n. 1 e n. 2 di Fryderyk Chopin e, sempre del polacco, i Notturni op. 9 n. 2, op. 48 n. 1 e l’op. postuma in do diesis minore, per chiudere con Piedigrotta 1924 di Mario Castelnuovo Tedesco. Il concerto è organizzato dall’associazione Maggio della Musica.